Acconsento a … o alla protezione dei dati nell’e-commerce

26 Novembre 2024   /  Articoli

📌 Gestire un negozio online senza trattare i dati personali dei clienti è impossibile. O meglio, non solo impossibile, ma anche privo di senso. È sufficiente sapere che tale trattamento è disciplinato dal Regolamento UE sulla protezione dei dati (RODO) e comporta, tra l’altro, laraccolta, la registrazione, la conservazione, la modifica, la condivisione e la cancellazione dei dati dei clienti. Avrete sicuramente sentito parlare del RODO: da quando è in vigore (2018), le clausole informative possono letteralmente saltare fuori anche dal frigorifero.

Quindi, per essere conformi alla legge, dovete ricordarvi di includere nel vostro e-commerce:

  • una clausola informativa/politica sulla privacy,
  • e, in alcune situazioni, clausole di consenso per il trattamento dei dati.

Come commercianti, dovete informare i vostri clienti che state trattando i loro dati al più tardi nel momento in cui li raccogliete, o a tempo debito se li ottenete tramite terzi. In pratica, potete farlo al momento della creazione di un account, dell’inoltro di un ordine, dell’invio di una richiesta tramite un modulo di contatto o dell’iscrizione a una newsletter, tra le altre cose.

📌 Avete diverse opzioni per l’attuazione dell’obbligo di informazione, ad esempio potete

  • includere tutte le informazioni (complete) in ogni punto di raccolta dei dati, oppure
  • inserire nei punti suddetti brevi riferimenti che reindirizzino l’utente all’informativa sulla privacy, che descriverà in dettaglio i processi di trattamento dei dati all’interno del vostro negozio.

👉 In pratica, la seconda soluzione viene scelta più spesso. È più semplice e riduce sicuramente la quantità di testo da inserire in ogni punto in cui un cliente può condividere i propri dati con voi.

Ricordate che il consenso al trattamento dei dati non è sempre necessario o giustificato, e a volteè un errore. Nei negozi di e-commerce è frequente vedere caselle di consenso per il trattamento dei dati personali, ad esempio per l’elaborazione di un ordine effettuato. Tuttavia, tale azione non è corretta. La normativa prevede diversi motivi per il trattamento dei dati, uno dei quali è la necessità di eseguire il contratto, cioè proprio la consegna della merce ordinata dal cliente. In questo caso, ottenere un ulteriore consenso per lo stesso genererà più problemi che vantaggi per voi.

Per quali scopi potete utilizzare i dati dei clienti? 💻

I dati dei clienti vengono solitamente trattati per la creazione di account, l’elaborazione degli ordini o per attività statistiche e di marketing. A tal fine, la normativa è piuttostoflessibilee non definisce le possibili finalità specifiche del trattamento.

Tuttavia, è necessario ricordare che i dati dei clienti:

  • non vengono raccolti “per back-up”, ma solo per scopi espliciti e legittimi che voi definite al momento della raccolta;
  • vengono raccolti solo nella misura necessaria a soddisfare le finalità, ossia non vengono raccolti più dati di quelli effettivamente necessari;
  • non vengono conservati più a lungo del necessario;
  • siano sicuri – la maggior parte delle multe elevate (sì, esistono multe per le violazioni del RODO e possono essere molto alte) sono dovute a violazioni della sicurezza, che inoltre possono essere fatali per la vostra immagine e la fiducia dei clienti. Naturalmente, il cliente deve essere a conoscenza delle finalità per cui trattate i suoi dati. Informatelo inserendo una cosiddetta clausola informativa nel punto in cui inizia la raccolta dei dati.

📌 Come “snellire” il percorso di acquisto per vendere in modo più efficace

L’obiettivo è creare un percorso d’acquisto facile da usare ed eliminare i contenuti eccessivi. Mantenete i consensi il più possibile brevi e riducete gli obblighi di informazione. Questo aiuterà i clienti a rimanere più a lungo sulla vostra pagina del negozio e a riempire il carrello virtuale.

Le normative richiedono l’inserimento di molti contenuti diversi nel percorso di acquisto. Tuttavia, potete semplificarle evitando un linguaggio giuridico complicato. I vostri clienti apprezzeranno messaggi semplici e comprensibili.

Esempio

La normativa richiede di raccogliere il consenso per “l’uso di apparecchiature terminali di telecomunicazione per scopi di marketing diretto, sotto forma di messaggi di testo inviati al numero di telefono cellulare che ho fornito di seguito, ai sensi della legge sulle telecomunicazioni del 16 luglio 2004 (Gazzetta Ufficiale n. 171, punto 1800)”.

È possibile semplificare il contenuto, ad esempio: “Accetto di ricevere newsletter sotto forma di SMS al numero di telefono fornito”.

Vedete la differenza? 🧐

Avete più opzioni come questa, se non altro quando comunicate la clausola informativa richiesta da RODO. Potete inserire nei punti di raccolta dei dati solo brevi riferimenti/hyperlink che rimandano alle informazioni complete fornite, ad esempio nella scheda dell’informativa sulla privacy. Non lasciate che le informazioni sul trattamento dei dati prendano il sopravvento sul percorso di acquisto!

Nuovi canali di vendita, stessi consensi e account cliente

Sì, sì, è possibile, ma dovete verificare i documenti in vostro possesso e assicurarvi che coprano le attività previste. Tuttavia, se l’accordo che avete concluso con il cliente riguarda solo il mantenimento di un conto all’interno di un servizio disponibile a un indirizzo specifico, il lancio di un conto su un’app mobile richiederà un adeguamento del consenso e quindi una modifica dei termini e delle condizioni. Una volta che il consenso è stato esteso di conseguenza, il cliente sarà in grado di utilizzare l’account sull’app mobilesenza doversi registrare nuovamente.

Il secondo documento da esaminare, oltre ai termini e alle condizioni, è la clausola informativa fornita al cliente in precedenza nell’ambito del RODO. Assicuratevi che le informazioni in essa contenute siano abbastanza universali da coprire anche questo canale. In caso contrario, è necessario integrarla.

👉 Dati raccolti nell’e-commerce rispetto all’attività fissa

Vi starete chiedendo se potete utilizzare i dati raccolti nel vostro negozio di e-commerce anche per le operazioni del vostro negozio fisso. La risposta è sì. Ad esempio, se avete lanciato un programma di fidelizzazione che dà diritto a sconti, promozioni o premi ricevuti in cartoleria, potete includere anche gli acquisti effettuati nel negozio online. Se volete svolgere altre attività di marketing in cartoleria sulla base dei consensi raccolti nel negozio online, anche questo è possibile. La normativa vigente favorisce tali soluzioni.

Di solito, i consensi ottenuti nell’e-commerce per il trattamento dei dati a fini di marketing sono sufficienti per poter organizzare campagne di marketing anche nel negozio di cartoleria.

Lo stesso vale per il consenso alla newsletter. Se si ottiene il consenso per una newsletter relativa al proprio negozio online, si possono includere informazioni sulla propria attività di cartoleria. L’idea è quella di ottenere il consenso per una newsletter “generale” che promuova i vostri prodotti o servizi. Assicuratevi che le informazioni fornite al cliente siano il più possibileuniversali– non inserite disposizioni che limitino le attività previste solo al negozio online. Questo è importante perché il cliente deve sapere che i suoi dati raccolti nel negozio online vengono elaborati anche per scopi commerciali fissi.

Troppi consensi, dati e clausole? Nessun problema, contattateLBKP, gli esperti di diritto delle nuove tecnologie che hanno preparato la sezione legale della nostra guida. Saranno lieti di rispondere alle vostre domande.

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